Perché si chiama "Ottica L'Onda"
Il nome deriva dal ruolo fondamentale che nella visione umana svolgono le Onde luminose. Sono esse che consentono agli occhi di percepire il mondo circostante e trasmettere informazioni al cervello.
La luce, che è una forma di energia elettromagnetica, si propaga attraverso l'ambiente sotto forma di onde luminose.
Quando la luce colpisce un oggetto viene riflessa, assorbita o trasmessa. Sono proprio questi processi a determinare come l'oggetto apparirà ai nostri occhi. La luce riflessa è quella che arriva al nostro occhio, viene deviata da alcune strutture interne dell'occhio, come la cornea e il cristallino, e viene focalizzata sulla retina, la parte posteriore dell’occhio.
Qui sono presenti dei fotorecettori, chiamati bastoncelli e coni, che captano l'energia luminosa e la trasformano in segnali elettrici. Questi segnali vengono poi trasmessi lungo il nervo ottico al cervello, dove vengono elaborati per creare la percezione visiva.
Le onde luminose contengono diverse lunghezze d'onda che sono fondamentali per la percezione del colore. I coni, le cellule fotosensibili presenti nella retina dell'occhio umano, sono sensibili alle diverse lunghezze d'onda della luce e trasmettono segnali al cervello che vengono interpretati come colori.
In conclusione: le onde luminose sono il mezzo attraverso il quale la luce si propaga nell'ambiente e viene rilevata dagli occhi umani. Le diverse lunghezze d'onda della luce consentono la percezione del colore, mentre la convergenza delle onde luminose sulla retina forma immagini nitide. L'elaborazione delle informazioni visive nel cervello consente la percezione della profondità e della distanza. In questo modo, le onde svolgono un ruolo essenziale nella visione umana, permettendoci di esplorare e comprendere il mondo che ci circonda.